Un controllo messo in atto dai Carabinieri Forestali, finalizzato alla repressione di azioni di bracconaggio ha permesso di evidenziare la presenza di un consistente cumulo di rifiuti abbandonato sollecitando così l’immediata attività di indagine investigativa mirata alla ricerca dei responsabili. Il cumulo di rifiuti, provenienti da attività edilizia, è stato rinvenuto nell’ambito di una fascia protetta; quella ricadente entro 150 metri dal limite del fiume Simeto che il Codice dei beni ambientali tutela con l’azione della legge penale. Il luogo ove è stato rinvenuto il cumulo di rifiuti si presenta al limite di una area protetta, la Riserva Naturale Orientata di Ponte Barca, nel comune di Paternò. L’attività investigativa condotta dal Centro Anticrimine Natura dei Carabinieri, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Paternò, ha portato alla individuazione dei lavori edili da cui sono stati generati i rifiuti, lavori peraltro condotti senza alcuna autorizzazione. Il controllo ha permesso di individuare il responsabile; un uomo che insieme alla moglie, si è reso responsabile della esecuzione dei lavori abusivi che successivamente hanno portato all’abbandono dei rifiuti. Entrambi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Peraltro il luogo dove è stata creata la piccola discarica è stato nel recente passato oggetto di bonifica da parte delle Autorità preposte. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati alla verifica di ulteriori responsabilità.